Congresso Nazionale – informativa agli iscritti

Data:
17 Maggio 2021

Facendo seguito alle comunicazioni ricevute da parte della Fondazione del Consiglio Nazionale ti vogliamo avvisare che il nostro Ordine, insieme agli altri Ordini del Piemonte e Valle d’Aosta, non ha aderito al Congresso Nazionale previsto in questi giorni.

Il Consiglio dell’Ordine di Biella ha deliberato di non iscriversi in quanto non sono giunte le (più volte richieste) risposte sia in merito alle motivazioni che hanno portato il costo complessivo del Congresso a superare i 10.000€ all’ora di trasmissione, sia in termini di garanzia della libertà di espressione e di dibattito all’interno delle sessioni congressuali con i relatori. Per darti l’idea del costo di produzione, questo supera (sulla base delle delibere AGCOM e Federazione Calcio) quello di una partita di calco di serie B o di Coppa Italia e serve a pagare, per quanto compreso, oltre all’organizzazione, la location del Paganini Congressi da 780 posti, l’ospitalità a Parma di Consiglieri Nazionali ed ospiti in presenza per le giornate congressuali che sono passate da 3 a 6.

Quello che si prefigura quindi non è un vero Congresso della categoria, uno spazio di dibattito interno sul futuro della categorie e sul Recovery Found, bensì più simile a un talk show televisivo, in cui sono poi lasciati dei recinti (i cosiddetti Spazi di proposte e riflessioni) completamente slegati e senza possibilità di relazione certa con gli argomenti degli interventi in cui i delegati potranno parlare, probabilmente a vuoto (non ci hanno detto come funzioneranno), tra loro. Per questo abbiamo deciso di non aderire e, di conseguenza, di non procedere all’iscrizione onerosa.

L’affermazione per cui il nostro Ordine non è in regola con il pagamento della quota di iscrizione è infondata e non corretta. In qualità di Ente Pubblico, l’organo direttivo dell’Ordine è l’unico esclusivo detentore delle decisioni di spesa e nessun organo, ivi compreso il Consiglio Nazionale, può obbligare una spesa all’Ordine come la quota di iscrizione al Congresso, in quanto la stessa non è configurabile come una “tassa”. E non avendo aderito, nulla si deve all’organizzazione.

Organizzazione che, con il Consiglio Nazionale, ha irregolarmente differenziato gli iscritti all’Albo in merito a un evento di carattere extraterritoriale che, ai sensi delle vigenti indicazioni in tema di formazione, dovrebbe essere aperto a tutti gli iscritti. La Fondazione CNI, che attribuisce i CFP per chi segue in differita, è finanziata con parte dei 25€ ad iscritto, compresi i morosi, che ogni Ordine deve versare al CNI per le sue attività e che portano il bilancio del medesimo a 6.000.000€ di cui circa 1.225.000€ destinati al funzionamento della Fondazione stessa e al pagamento dei servizi agli iscritti come la PEC. Servizi che il CNI in questi nove anni ha garantito anche agli iscritti di quegli Ordini che, per varie ragioni, non pagano (a differenza del nostro) con regolarità la quota decisa dal CNI stesso sulla base del Regio Decreto n. 2537/1925, determinando così una minore disponibilità di cassa.

Il nostro Ordine sta valutando, insieme agli altri Ordini aderenti alla FIOPA, tutte le iniziative utili per scongiurare quanto sopra, ma ti assicuriamo che se non potremo impedirlo, troveremo il modo di compensare questa mancata opportunità insieme agli altri Ordini del Piemonte e Valle d’Aosta. Maggiori notizie verranno date nei prossimi giorni.