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DPR 382/80: “La riforma universitaria”
Art. 11 (Tempo pieno e tempo definito)
5. Il regime a tempo pieno:
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è incompatibile con lo svolgimento di qualsiasi attivita’ professionale e di consulenza esterna e con l’assunzione di qualsiasi incarico retribuito e con l’esercizio del commercio e dell’industria; sono fatte salve le perizie giudiziarie e la partecipazione ad organi di consulenza tecnico-scientifica dello Stato, degli enti pubblici territoriali e degli enti di ricerca, nonche’ le attivita’, comunque svolte, per conto di amministrazioni dello Stato, enti pubblici e organismi a prevalente partecipazione statale purche’ prestate in quanto esperti nel proprio campo disciplinare e compatibilmente con l’assolvimento dei propri compiti istituzionali.
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è compatibile con lo svolgimento di attivita’ scientifiche e pubblicistiche, espletate al di fuori di compiti istituzionali, nonche’ con lo svolgimento di attivita’ didattiche, comprese quelle di partecipazione a corsi di aggiornamento professionale, di istruzione permanente e ricorrente svolte in concorso con enti pubblici, purche’ tali attivita’ non corrispondano ad alcun esercizio professionale.
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dà titolo preferenziale per la partecipazione alle attivita’ relative alle consulenze o ricerche affidate alle Universita’ con convenzioni o contratti da altre amministrazioni pubbliche, da enti o privati, compatibilmente con le specifiche esigenze del committente e della natura della commessa.
6. I nominativi dei professori ordinari che hanno optato per il tempo pieno vengono comunicati, a cura del rettore, all’ordine professionale al cui albo i professori risultino iscritti al fine della loro inclusione in un elenco speciale.