Agenzia delle Entrate – Applicazione Sanzioni per accatastamento tardivo di Fabbricati Rurali

Data:
25 Febbraio 2017

L’Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale Territorio di Biella, durante l’incontro con gli Ordini Professionali del 23/02 u.s., ha richiesto di sensibilizzare i professionisti iscritti ai vari ordini in merito all’obbligo di accatastamento dei Fabbricati Rurali al Catasto Fabbricati, i quali dovranno a loro volta sensibilizzare i propri clienti.

Si ricorda che tale dichiarazione andava effettuata entro il termine previsto del 30/11/2012.

In assenza della suddetta dichiarazione, gli Uffici Catastali procederanno all’accertamento in via sostitutiva del soggetto inadempiente con oneri a carico dello stesso, applicando le sanzioni previste della legge senza riduzione.

Con le modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità 2015, il cittadino può accatastare autonomamente detti immobili (con l’ausilio di un professionista), attraverso l’istituto del ravvedimento operoso: in questo modo le sanzioni si riducono di circa l’80%, passando da un importo compreso tra €1.032 e €8.264 ad un importo di €172 (pari ad 1/6 del minimo).

Il Proprietario dovrà avvalersi di un Tecnico abilitato e dovrà presentare agli Uffici dell’Agenzia delle Entrate sia l’Atto di Aggiornamento Cartografico (PREGEO) che la Dichiarazione di Aggiornamento del Catasto Fabbricati (DOCFA).

E’ disponibile tra l’altro sul sito dell’Agenzia delle Entrate l’elenco degli immobili “irregolari” censiti ancora al Catasto Terreni: per consultarlo è sufficiente accedere alla seguente pagina , specificare Provincia, Comune e Foglio e si otterrà la lista dei Fabbricati Rurali trovati.

Sono esclusi dall’obbligo di accatastamento i seguenti fabbricati:
– Manufatti con superficie coperta inferiore a 8 mq;
– Serre adibite alla coltivazione ed alla protezione delle piante al suolo naturale;
– Vasche per l’acquacoltura o di accumulo per l’irrigazione dei terreni;
– Manufatti isolati privi di copertura;
– Tettoie, porcili, pollai, casotti, concimaie, pozzi e simili, di altezza utile inferiore a 1,80 m e di volumetria inferiore a 150 mc;
– Manufatti precari, privi di fondazione, non stabilmente infissi al suolo;
– Fabbricati in corso di costruzione o di definizione;
– Fabbricati che presentano un accentuato livello di degrado (collabenti).

Per maggiori informazioni è possibile contattare il Segretario dell’Ordine ing. Nicola Mazzia allo 015/23466 o tramite mail: studio@ingeomazzia.191.it

Allegato: http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Home/CosaDeviFare/Aggiornare+dati+catastali+e+ipotecari/Fabbricati+rurali/servizio+ricerca+particelle/

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